ROMANA RELIGIO. UNA PRIMA BOZZA INTERPRETATIVA ATTRAVERSO LA TEV

ROMANA RELIGIO. UNA PRIMA BOZZA INTERPRETATIVA ATTRAVERSO LA TEV

di Francesco Bucchini*

palatino-Roma_2366Nel settembre 2011 Roberto Z. mi accompagnò una prima volta al Palatino, permettendomi di avere l’ esperienza entusiasmante della percezione delle Energie Divine tuttora presenti ed operanti nella Città degli Dei. Sino ad allora, politeista più portato com’ ero a cercare il sacro in Shiva o in Ganesh ( Dio bifronte, per altro, come Giano), guardavo con una certa sufficienza alla religione romana, considerata come una congerie di fantasie e miti senza spessore nè sostanza, e non immaginavo che ero spinto a cercare lontano da una gigantesca operazione di occultamento e di travisamento di un’ intera civiltà, di una Tradizione.

Nella nostra cultura, da circa duemila anni, la natura è stata purtroppo totalmente desacralizzata ed il divino concepito come pura trascendenza; ciò in effetti ha portato alla perdita della percezione del sacro presente nel mondo ed al confinamento dell’ afflato religioso su di un piano semplicemente emotivo devozionale e/o mentale.

Da questi limiti non erano condizionati gli antichi àuguri e sacerdoti, che potevano sentire su un piano più ampio, che abbracciava tutte le facoltà del loro essere.

Potevano risuonare, canalizzare, muovere consapevolmente le energie divine e radicarle nel mondo.

Naturalmente in quel giorno di settembre, come successivamente, le mie percezioni erano dovute al mio training TEV e se questo è il metodo ed il linguaggio con cui, assieme ad altri, cerco di interpretare il mondo, con questo stesso posso provare avvicinarmi un poco alla visione del sacro che avevano i nostri Maiores, gli antenati divini che un tempo guidavano il nostro paese.

JanusQuasi un anno fa ormai, il 21 aprile scorso, Dies Natalis di Roma, sul Gianicolo, Roberto mi guidò alla percezione dell’ energia di Janus, che sino ad allora avevo sentito solamente come “ effetto soglia”; una cupola di energia estesa, ma molto rarefatta, gasificata che si estendeva su una parte della città ( sarebbe interessante testare se attualmente si è espansa, anche in direzione del Vaticano), assai differente da quelle più consistenti, al paragone quasi solide, di Saturnus e di Juppiter.

Ma chi è, cosa rappresenta Janus nel Pantheon romano?

Nel mito, si tratta del primo Re Divino del Lazio che accoglie, associandolo al regno, Saturnus, divinità civilizzatrice che viene d’ oltre mare e che porta con se la conoscenza di tecniche agricole. Questa è l’ Età dell’ Oro. Successivamente Saturno si occulta, diventa “ latens”, nascosto.
A Saturno subentra Juppiter, Dio reggente delle età successive e sempre più lontane dalla primitiva, felice purezza.

Questo, grossolanamente, il mito, probabilmente soggetto ad influenze di origine greca.
Ma al di là di ciò, Janus è per la religione romana l’Archetipo divino, è il Dio degli inizi, fondamento di ogni essere, è il Tempus; “divom pa” e “divom deus”, padre e dio degli dei, per gli antichi sacerdoti Salii; è inoltre “axis mundi”, cardine immobile attorno al quale ruota la sfera dell’ universo.
Questa funzione divina primordiale, che lo pone come figura emblematica alle origini della realtà prima della sua differenziazione, a me parrebbe confermata da quanto percepito attraverso le tecniche TEV: ad esempio la sensazione di rarefazione che si prova al palming non è indice certo di carenza di R1, quanto di un altissimo ordine di energia, che ben poco è sintono con i nostri corpi sottili, ad esclusione di quelli ispirazionali e che influenza più intensamente le ottave superiori, i corpi più elevati della nostra esistenza…

Testando ancora a me pare che:

-Janus sia soprattutto R1- R7, veicolo d’ informazione che crea le prime strutture dell’ esistente; -Janus sia Focus, fuoco primigenio;

-Janus come energia di risonanza sia Phi, ma soprattutto P greco.
Se nello spazio sacro P greco alla quarta e alla quinta indicano il rapporto con il passato ed il futuro, allora Janus è effettivamente Tempus.

Con Saturnus l’ energia si fa più intelleggibile, più densa.saturnus_caravaggio
– é R7- R1 soprattutto.
-Anch’ esso è manifestazione del Focus divino, ma è specialmente portatore dell’ elemento Terra e di Gamma, l’ Oro tellurico.

Siamo qui nel tempo iniziale ed immutabile dei Re divini; nella Saturnia Tellus, nella terrra di Giano e Saturno, nel Lazio, si attualizza l’ archetipo primordiale iperboreo dell’ Età dell’ Oro.

Juppiter pare rappresentare una fase ulteriore di addensamento, complessità e svelamento del divino nel mondo.
-Altre informazioni vengono portate attraverso un potente R1 e si attualizzano con una discesa dell’ ordine energetico, cosa che per altro avviene già in Saturnus.

C’ è, sorprendentemente, a mio parere, meno R7, come se comunque la struttura basica fosse già precedentemente data, e pur arricchendosi e differenziandosi, potesse restare come più fluida.

Jupiter_Tonans-In Juppiter c’è Phi e Gamma, ma poco P greco;

– C’ è l’equilibrio degli elementi e quindi la potenza ( R1) che si attua in tutte le forme. Juppiter è quindi Omnipotens, onnipotente. A lui quindi spettano tutti i Nomi ( “sive quo alio nomine appellari volueris” , si dice nelle preghiere a lui rivolte, cioè “sia con qualsiasi altro nome tu voglia essere chiamato”), tutte le possibili funzioni divine in atto (ma non quella di signore del Tempus, appannaggio di Janus, mentre anche il mito suggerisce un conflitto con Saturnus, ).

E’ il Reggitore di questo stadio dell’ universo.

Se nella Prima Età il Divino, coessenziale all’ Anima Mundi, è costantemente presente e determinato, e l’ allineamento con esso è un fatto in qualche modo automatico, nelle età successive, per via di una certa fluidità ed incostanza della sua attualizzazione, del suo pieno manifestarsi nel mondo, l’ allineamento polare primordiale va sempre ricercato e la potenza divina costantemente richiamata e radicata nel mondo attraverso il rito, l’ invocazione, le pratiche teurgiche.

“ Divom em pa cante, divom deo supplicate”. Questa l’ arcaica invocazione dei sacerdoti Salii a Janus, “ cantate Lui, il padre degli dei, supplicate il dio degli dei”.

SEGUE

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Francesco Bucchini 3FRANCESCO BUCCHINI.
Laurea in Lettere Università di Pavia.
Istruttore TEV dal 2001. 
francescobucchini@tiscali.it
http://www.facebook.com/francesco.bucchini
http://www.cleanergy.it/ita/chi-siamo

4 pensieri su “ROMANA RELIGIO. UNA PRIMA BOZZA INTERPRETATIVA ATTRAVERSO LA TEV

  1. Si Francesco, ti ho fatto i miei migliori complimenti su fb, ma rinnovo qui. Non sai quanto queste tue parole risuonano in me, una vita dedicata alla ricerca, Buddhismo, induismo, Zen per soddisfare la mia infinita sete. Ma ho sempre sentito un distacco, come se dovessi adattarmi a qualcosa che non mi calzava addosso, ringraziando tutti gli amici e soprattutto Roberto conosciuti un questo ultimo periodo della mia vita, ho capito che il viaggio è servito solo per apprezzare le mie origini, le più nobili possibili. Avevo sotto il naso le risposte a mille domande, anzi sono risposte che annullano le domande, solo da vivere. So che ho ancora molto da conoscere, da imparare e soprattutto da sperimentare, ma sento che questo percorso risuona in me fin dal profondo, senza timore di dubbio, sento che i miei stessi geni sono in perfetta risonanza con il nostro lignaggio…che è il più nobile possibile, con tutto il rispetto per gli altri…in eterno rispetto e virtù…

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  2. Molto bello ed emozionante allo stesso tempo, profondo e fluido nel trasmettere l’essenza delle conoscenze. “ Divom em pa cante, divom deo supplicate” questa invocatio esprime la grande Magnificenza dei Pater.

    Complimenti Farncesco e grazie a Sonia per averlo pubblicato !

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