Nucleare

Anche se ben progettato, un reattore nucleare è vulnerabile ai terremoti, fenomeno che riguarda buona parte del nostro Paese;  al rischio di incidenti va aggiunto quello di possibili attentati terroristici stile 11 settembre.
Affermare che “tanto siamo circondati da centrali” è profondamente scorretto perché trascura un principio basilare della radioprotezione: più si è vicini alla sorgente di radiazioni e più rischi si corrono;
Anche durante il normale funzionamento dei reattori vengono rilasciate sostanze radioattive sia in aria che in acqua e c’è una forte aumento di sviluppo di tumori e leucemie infantili vicino ai reattori.

Andrea Pinchera
Direttore comunicazione e fundraising
Greenpeace Italia

Vorrei aggiungerei, in risposta ai commenti di grillo parlante sugli articoli di Green Peace riportati nel mio blog, delle osservazioni, nate dalla semplice constatazione degli eventi che quasi quotidianamente coinvolgono ogni cittadino italiano. Una di queste, è che l’Italia ha gravi problemi di gestione dei rifiuti, vedi Napoli o Roma o Acerra http://ambienti.wordpress.com/testi/diossina-ad-acerra-analisi-fai-da-te/, o la Calabria (vi ricordate le navi veleno?) o, per andare al nord, Pavia

http://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/cronaca/nave-veleni/controlli-terraferma/controlli-terraferma.html

http://www.articolo21.org/58/notizia/la-calabria-migliore-manifesta-ad-amantea-al-grido.html

http://www.wwf.it/navideiveleni.sh

http://www.neversleep.it/index.php/a/informazioni-intelligenti/riso-scotti-energia-avvelena-con-rifiuti

http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=35949

Evito il lunghissimo ed orripilante elenco che può essere fatto da ciascuno di noi leggendo, informandosi ed approfondendo le notizie che ci vengono date dai media.

E’ evidente che il grado di gestione delle risorse, nonchè di onestà e serietà, del nostro ex bel paese impediscono ad un comune cittadino, dotato di un minimo di discernimento, di credere che l’Italia possa gestire le scorie nucleari e la gerenza accurata degli impianti.

N.B: Il mio pensiero in merito all’argomento è esente da contaminazioni politiche.

In merito all’osservazione della mia lettrice sulle energie rinnovabili, pregherei grillo parlante di andare sui link sotto indicati e scorgerà che le politiche energetiche messe in atto dalla Danimarca, Germania, Olanda,Svezia, Norvegia vedono le energie rinnovabili una realtà, già importante, che tende ad aumentare nel prossimo futuro al punto da prevedere importanti esportazioni e fonti di guadagno.

http://www.rinnovabili.it/germania-svezia-e-danimarca-intesa-su-eolico-offshore

http://www.rinnovabili.it/bioenergia-in-svezia-superera-idroelettrico-e-nucleare-401905

http://www.rinnovabili.it/danimarca-dal-2050-produrremo-solo-energia-rinnovabile-801336

http://it.euronews.net/2009/09/08/eco-quartieri-un-esempio-rinnovabile-in-danimarca/

http://www.millionaire.it/content/view/3412/

http://www.rinnovabili.it/la-germania-punta-tutto-sulle-energie-rinnovabili-701253

http://www.rinnovabili.it/olanda-useremo-le-dighe-per-generare-energia-800908

http://www.fertirrigazione.it/ita_887/

http://www.zoes.it/blogs/valori/fonti–d%E2%80%99energia–rinnovabili

http://www.terraonlus.it/it/nucleare/175-la-svezia-smantella-il-nucleare

Sempre rispondendo a grillo parlante in merito alla facilità con cui le radiazioni si possono rilevare, non è un conforto. Nel momento in cui si appura che le radiazioni sono oltre i limiti, è già troppo tardi.

Commentando invece la notizia postata in merito ad un impianto che tratterà scorie ad alta reattività per trasformarle in bassa reattività, benchè sia ingegnoso e geniale, è ancora un progetto e, comunque, bassa reattività non significa che non sia pericoloso per la salute dell’ambiente e dell’uomo ma -meno pericoloso-.

Ancora: il confronto che viene fatto con la Cina e con la Francia, che il lettore grillo parlante esorta a fare, non è equilibrato perchè qui stiamo parlando dell’Italia. La Francia è prima di tutto una nazione, uno stato, -forte-solido-serio e dalla struttura, anche economica, certamente più solida.  La Cina è la seconda potenza economica mondiale.

Infine sempre rispondendo a quanto contestato da grillo parlante: le zone di radioattività naturali a cui siamo normalmente sottoposti, non possono essere un paragone accettabile ed equo con il problema delle scorie nucleari e con le conseguenze di una mala gestione di un reattore nucleare.

Inutile parlare dei riflessi negativi anche nel campo sottile umano e dell’ambiente.

Credo che ogni cosa, ogni evento nel mondo ci dice che sia ora di cambiare i vecchi paradigmi. La Danimarca, la Germania, l’Olanda, la Svezia ci dicono, in fatti, che è possibile.

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