Volere è creazione e distruzione (2)

Bangalore_ShivaSegue a Volere è Potere. Una virtù del primo Raggio (1)

Ci eravamo lasciati con un esercizio di concentrazione.

Per quanto tempo sei riuscito a mantenere l’attenzione su un oggetto od un pensiero senza essere distratto?

Difficile vero? Il controllo del pensiero è un indicatore della Volontà, del Potere, quello derivante dalla libertà da una mente indomita.

Nel libro “Maestro, perché” del Cerchio Firenze 77 edizioni Mediterranee è scritto ” per riuscire a concentrarsi su un oggetto o un tema di meditazione occorre una grande forza di volontà”.

La volontà può essere allenata come un muscolo e nel già citato libro di Franz Bardon ci sono interessanti spunti ed esercizi meditativi per svilupparla ma esistono svariati approcci per incrementarla e l’Ermetica, lo Yoga, la PNL, la Psicosintesi sono solo alcuni dei variegati e numerosi metodi in circolazione.

Anche la pratica della TEV porta ad incrementare questa Virtù perché, oltre al pregiato e specifico lavoro energetico con i 7 raggi sulla propria persona, la TEV è una sorta di meditazione dinamica, dunque un’applicazione di concentrazione e attenzione, un’applicazione cioè di Primo Raggio.

Il Tevvaro praticante sa quanto sia più facile lavorare sui sistemi quando c’è l’allenamento. Basta pensare alla tecnica da effettuare in un sistema energetico che il campo ordinatore o il tal chakra si è già espanso, perché aumentando la nostra energia, praticando la “meditazione TEV”, aumenta anche il nostro Primo Raggio diventando più influenti sulla realtà sulla quale ci focalizziamo.

esamiSpontaneamente applichiamo la volontà molte volte nell’arco di una giornata.  Mettiamo in moto la volontà quando manteniamo l’attenzione verso un testo con l’obiettivo di superare un esame o apprendere, esercitiamo la nostra forza di volontà quando abbiamo sete ma tratteniamo l’istinto a bere perché non c’è la possibilità di avere dell’acqua nell’immediato, è volontà quella che mi spinge a non mandare a quel paese quel tizio che mi ha tagliato la strada con il EXASPERATED MAN IN HIS CAR   Original Filename: 10135102.jpgmotorino facendomi inchiodare con la macchina (il tizio ha una faccia tutt’altro che rassicurante meglio tacere), applico la forza di volontà degustazione-vino.esame-visivoquando decido di escludere dalla mia alimentazione un cibo che adoro ma che so mi causa gonfiore addominale , applico la forza di volontà quando decido di disintossicarmi ed escludere dalla mia vita il vino o una droga, applico la volontà quando mi alzo un freddo e uggioso lunedì mattina alle 7 per andare al lavoro, quando vado in palestra ad allenarmi, quando insegno a mia figlia un concetto o impartisco ordini, quando faccio dei progetti grandi o piccoli che siano. Sono solo alcuni esempi di applicazione di volontà.

bambini-capricciosi-04Sembrano applicazioni banali vero? Bene, provate alla fine di una faticosa giornata di lavoro ad impartire direttive ad una bambina di 5 anni che non vuole proprio saperne di ubbidire. Molti di noi genitori, talvolta, hanno ceduto. Quando siamo stanchi la nostra forza mentale diminuisce, siamo più deboli, abbiamo meno volontà , meno R1. Chi ha poco R1 soccombe spesso con il figlio che intuendo la debolezza del genitore tenderà a prevaricare, ad imporsi, ad approfittarne perché sa che al padre o alla madre costa energia e fatica dire un semplice “no”. Il ruolo genitoriale così come qualsiasi altro ruolo nella società richiede R1.Più R1 meno ostacoli.

Insomma la vita è un’ottima palestra per allenare la nostra Volontà.

Quando la volontà viene allenata straordinariamente, più di quanto ci viene richiesto dall’ordinario vivere, allora diventa ciò che gli antichi definivano il Focus, l’Ignis cioè il principio creatore, l’Uno dal quale tutto viene creato, in poche parole: R1.

Pensare diventa equivalente a creare…o distruggere.

Adolf-Hitler_280x0MotherTeresa_090Hitler era un R1. Madre Teresa di Calcutta era un R1.

Da qui si evince l’importanza data nella TEV, come in altre discipline energetiche o esoteriche, del conosci te stesso. Un forte potere mentale può diventare non più il Raggio della Vita, ma il raggio della morte.

Entrambi sono contenuti in R1, entrambi possono manifestarsi. La facoltà discriminante dipende solo dal Conosci te stesso.

SocrateUna grande Responsabilità lavorare perciò con l’energia, con i Raggi, con la TEV che, per le ragioni di cui sopra, non è effettivamente per tutti (contento amico MP?).

Socrate asseriva che l’uomo è indirizzato naturalmente a prediligere il bene  e che sia proprio la mancanza di conoscenza del proprio essere, cioè l’ignoranza, che determina  la mancanza di dominio di sé e il male.

Con Socrate il concetto di enkratèla, di libertà, assume il significato di dominio del raziocinio.

SEGUE

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Articoli di Roberto Zamperini sui 7 raggi:

http://zaro41.wordpress.com/2010/05/19/i-sette-raggi-il-primo-abc/

http://zaro41.wordpress.com/2010/05/20/i-sette-raggi-secondo-abc/

http://zaro41.wordpress.com/2010/05/21/i-sette-raggi-terzo-abc/

http://zaro41.wordpress.com/2010/06/01/i-sette-raggi-quarto-abc-il-quarto-raggio-e-il-cavallo-di-troia/

http://zaro41.wordpress.com/2010/06/04/i-sette-raggi-il-quarto-raggio-madre-di-tutte-le-energie-doro-1/

http://zaro41.wordpress.com/2010/06/09/i-sette-raggi-il-quarto-raggio-lenergia-doro-e-castel-del-monte-2/

http://zaro41.wordpress.com/2010/09/15/lenergia-oro-i-sette-raggi-e-la-tev-1/

Cosa sono i 7 raggi? Secondo la Tradizione L’Assoluto si manifesta nella realtà attraverso 7 Raggi ovvero 7 modalità di energia. Il Primo Raggio viene definito il raggio della Volontà/Potere.

17 pensieri su “Volere è creazione e distruzione (2)

  1. Grazie Sonia, dell’articolo interessantissimo come sempre. Ho provato a testare i raggi dalle foto di Hitler e Maria Teresa di Calcutta e mi viene quanto segue: l’R1 di Hitler non è poi così grande, Ha un molto grande R7, un grande R3, un R4 molto piccolo. Su Maria Teressa di Calcutta, un R1 piuttosto grande, un R3 molto grande, R4 grandissimo, Interessante che R3 sia così grande in entrambi.

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    • Grazie gio904 per avermi scritto e per apprezzare l’articolo. Hitler e Maria Teresa erano due classici esempi che Roberto utilizzava di sovente per testare R1. Concordo che R3 sia un Raggio che ad entrambi si fa notare. R3 è l’Intelligenza astratta, la chiarezza mentale,il saper escogitare, la capacità di persuasione. Indiscutibilmente lo avevano entrambi, sono d’accordo. R3, in negativo, è la tendenza all’intrigo, è l’astuzia, lo sfruttamento delle doti mentali per scopi egoistici…
      Sono anche io d’accordo che l’R1 di Madre Teresa fosse più grande 🙂
      R4 piccolo di Hitler: assolutamente sì. R4 secondo la Tradizione è l’Armonia attraverso il conflitto. Certo non si può affermare che Hitler avesse intenzione di portare armonia, sul conflitto invece si è bene espresso. Secondo Roberto R4 è la capacità di entrare in risonanza, organo per eccellenza dell’R4 è il cuore, l’energia per eccellenza di R4 è l’energia Oro. Hitler si è imposto con il suo carisma delirante (R1) ha raccolto il favore delle masse imponendosi, imponendo il suo potere (del male certo). Non aveva bisogno di passare per altre vie, anche perchè era aiutato economicamente ed aveva forti poteri dalla sua parte. L’energia sapeva come averla, era un esoterista…dietro il fascismo c’era anche una ricerca esoterica ed un movimento esoterico.

      Hitler e Maria Teresa insomma avevano tante assonanze ma probabilmente ciò che cambia è come i Raggi vengono utilizzati ed allora ecco riaffiorare il Conosci te Stesso…Hitler però aveva un anima nera.
      Baci SGZ

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    • Grazie Francesco già, insomma la strada non è così facile, c’è da lavorare, da tirar sù le maniche ma, a mio modesto avviso, questo è uno dei sali della vita.
      Mi piacerebbe una volta andare in uno di questi corsi che in un week end promettono la tua realizzazione o la tua illuminazione dietro pagamento di una congrua retta naturalmente. Insomma se hai soldi ti realizzi…bèh in certi termini forse è ancora così. Puoi pagare la laurea, d’altra parte se lo fanno i politici che ti rappresentano perché non tu, puoi pagare il posto in ospedale, puoi pagare la tua libertà e la giustizia, insomma quasi tutto. Non mi meraviglierei se riuscissero fuori le indulgenze, paghi e vai in Paradiso (aò io vicino a Roberto, ok?). Insomma ritorno al Medioevo, tempo di Kali Yuga questa è la tendenza. Ma noi siamo anticonformisti e da sempre controtendenza 😉
      Buona giornata SGZ

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  2. Ciao Sonia,
    leggendo l’articolo partono mille idee e una e” questa: credo che manca un passaggio molto importante.
    Un conto e’ quello che io faccio con tutta la volonta’ di questo mondo ma che e’ mosso dalla mente, e un conto e’ quando faccio qualcosa con tanto R1 ma che mi parte da “dentro”.
    Voglio dire: capita che metto tantissima energia nel fare qualcosa per raggiungere un risultato ma alla fine e’ un volere ragionato, mentale e il risultato non lo ottengo. E altre volte basta poco sforzo per ottenere quello che si vuole.
    Voglio dire che spesso quello che vogliamo veramente se e’ una necessita’ interiore, siamo in grado di “sentirlo” riusciamo anche ad ottenerlo, invece se quello che vogliamo e’ “mentale”, “ragionato”, e’ molto piu’ tosto il lavoro, lo sforzo.
    Tutto funziona fluidamente se si e’ sempre in contatto con quello di cui abbiamo veramente bisogno, ovvero se siamo ad un buon livello di CTS.
    Posso dire che alla fine R1+R4= risultato garantito? E’ la stessa cosa?

    Ciao
    Erne

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    • A proposito di CTS: se, ad un certo punto, quello che vuoi e quello che ottieni arrivano a coincidere, non si può dire quale delle due cose è andata incontro all’altra, Ovvero come si fa a dire se il tuo volere si è conformato a quello che accade o se è quello che accade che si è conformato al tuo volere? SI può solo dire se le due cose coincidono oppure no.

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      • Verissimo gio904, sacrosante riflessioni. D’altra parte non lo sapremo mai perchè probabilmente qui entra in ballo il karma. Il mio volere coincide con il mio karma? Certo è che se mai applichiamo con tutti noi stessi, uno sforzo, una tendenza a miglioraci ad elevarci andando oltre i nostri attuali confini, applicando la Volontà, non lo sapremo mai. Comunque anche se qualche colpo, qualche obiettivo “va a vuoto” abbiamo lavorato su noi stessi.
        So che tu, come me, ami i Maestri del cerchio Firenze 77, e loro non dicevano letteralmente di “fare?”
        Abbracci SGZ

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  3. La volontà…anzi la Volontà, tutto quello che facciamo andando sempre un po’ oltre, per me nutrirla è stato ed è questo:spingersi un pochino oltre accompagnata dalla consapevolezza del gesto, dell’intenzione.
    Ed è un allenamento, si rafforza e ci rende forti continuamente.

    Grazie Sonia,

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  4. una mente indomita non fissa per un quarto(di secolo) d’ora un posacenere, lo fa una mente priva di qualsiasi portato intellettuale(un demente). Non ha ben chiaro il significato del termine indomito; dal vocabolario:
    indomito
    [in-dò-mi-to] agg. lett.

    1 Che non è stato domato SIN selvaggio

    2 estens. Che non si assoggetta, non si sottomette: popolo i.

    3 fig. Che non si abbatte davanti alle difficoltà: volontà i.

    • sec. XIV

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    • Una mente indomita può avere la volontà che non si abbatte davanti agli ostacoli ma proprio perchè indomita può essere distruttiva, abbatte qualunque cosa, anche il rispetto verso gli altri ad esempio. In questi casi, la volontà, priva di un portato intellettuale regolatore si manifesta in modo distruttivo e può effettivamente sembrare demenza. Grazie per aver scritto in questo spazio.

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  5. Traslando, indomito è anche colui che non si lascia assoggettare dal logorio continuo di pensieri che ci pensano e che, quindi, si adopera nell’arte della concentrazione. E, se parliamo di esercizi, autori come Massimo Scaligero suggeriscono di iniziare a lavorare sull’ esercizio della concentrazione proprio partendo da oggetti della quotidianità e per precise ragioni. Il portato intellettuale, come lo lo chiama lei, può essere successivo.

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  6. Ciao Cavecanem, sì sono assolutamente d’accordo con lei: esercizi di concentrazione sono la base di lavoro per incrementare la propria volontà. Io sono partita da un approccio TEV e dalle interpretazioni date da Roberto Zamperini sui 7 Raggi, in particolare sul primo Raggio (Volontà, ma non solo). Sono partita cioè da un approccio esperenziale per poi agganciarmi a quello concettuale di Volontà, in ogni modo, sono solo una praticante un pò avanzata di TEV, ed escludendo il mio ambito, da Massimo Scaligero, ho molte cose da imparare.
    Gli esercizi di attenzione/concentrazione sono la base di moltissime discipline e La Base di ogni percorso di conoscenza.
    Grazie per avermi scritto, SGZ

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